mercoledì 9 marzo 2016

#RITAGLI / Referendum Trivelle, votare sì (Rossella Muroni)

Il 17 aprile 2016 il popolo italiano sarà chiamato a votare per il referendum contro le trivellazioni in mare. L’invito è di votare SI’ per abrogare la norma introdotta dall’ultima legge di Stabilità che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas, che si trovano nella zona di mare vicina alla costa, di non avere più scadenza. Con la legge di Stabilità 2016, infatti, le licenze già in essere entro le 12 miglia dalla costa sono diventate “sine die”.  

Le trivelle sono il simbolo tecnologico del petrolio: vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti, protagonismo delle grandi lobby. Alla maggioranza degli italiani non sfuggirà, forse, che la posta in gioco sullo scacchiere libico, con l’eventuale intervento militare del nostro Paese, non è certo la democrazia del popolo libico, ma il petrolio contenuto nel sottosuolo! E allora la vera sfida di questo referendum è quella di far esprimere gli italiani sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il nostro Paese, in ogni settore economico e sociale per un’economia più giusta, rinnovabile e decarbonizzata. 

Va detto subito, però: noi di questo referendum avremmo fatto volentieri a meno. Essere giunti a un voto popolare su un tema così complesso e una norma così specifica dimostra, innanzitutto, l’incapacità del Governo di ascoltare le istanze territoriali e di indicare in maniera chiara e stabile qual è il futuro energetico del nostro Paese. La battaglia referendaria, inoltre, polarizza le posizioni e allontana un dialogo già faticoso e spesso frustrante con quel pezzo di classe politica e imprenditoriale che crede davvero che il petrolio e le fonti fossili rappresentino il futuro così come è stato nel ‘900. 

È evidente che per la ristrettezza del tempo a disposizione è difficilissimo far sapere agli italiani quando e per cosa si vota: ma noi ci proviamo, scommettendo su tutti i cittadini che vorranno far sentire la loro voce e si mobiliteranno per il voto. Al Referendum del 17 Aprile inviteremo i cittadini a votare SI’. Perché vogliamo che il nostro Paese prenda con decisione la strada che ci porterà fuori dalle vecchie fonti fossili, innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e la febbre del Pianeta. Il vero quesito è: “vuoi che l’Italia investa sull’efficienza energetica, sul 100% fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione?”. Per pochi barili di petrolio non vale certo la pena mettere a rischio il nostro ambiente marino e terrestre ed economie importanti come la pesca e il turismo, vere ricchezze del nostro Paese. Intanto, mancano strategia e scelte concrete per realizzare gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dalla COP21 nel vertice di Parigi per combattere i cambiamenti climatici, in cui si è sancita la volontà di limitare l’aumento del riscaldamento globale a 1,5°C.  (...)

*** Rossella MURONI,  presidente di Legambiente, Referendum trivelle, l’appello del Comitato per il Sì, 'La Stampa', 7 marzo 2016


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