a trovare:
di cercarli tra le tombe.
Non c’è bisogno di andarli
a trovare:
di portargli fiori e preghiere.
I parenti, gli amici, gli sconosciuti, i nemici:
chi abbiamo amato,
chi non abbiamo mai incontrato,
chi abbiamo odiato.
Che li amiamo o no,
loro sono qui.
Che ne siamo consapevoli o no,
loro sono qui.
Non c’è bisogno di andarli
a trovare.
I morti
- i ‘nostri’ e quelli ‘degli altri’
(ma i morti sono di tutti e di ognuno) -
sono qui.
Dentro di noi.
Vivi.
*** Massimo Ferrario, I morti, novembre 2014-2015, per Mixtura.
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui
Ringrazio un'amica, che mi ha scritto::
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I morti sono degli amici che mi piace andare a trovare.
Quando arrivo davanti alla tomba sembra che dalla foto la persona mi guardi negli occhi e mi saluti.
Quando invece incontro per caso la tomba di una persona conosciuta, sembra che lo sguardo impresso sulla foto si animi e la persona mi guardi ridendo “Ah, finalmente mi ha trovato. Ti stavo aspettando!”
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