(...) Se vincerà il no in modo netto (scenario che al momento appare probabile anche se non certo) è inevitabile un’escalation del conflitto con l’Unione europea e con la classe dominante all’interno del paese. La Grecia si è già rifiutata di pagare il Fondo monetario internazionale a giugno, e un default formale sarà dichiarato entro trenta giorni. La liquidità e le armi valutarie saranno usate con maggiore decisione. La Banca centrale europea e il Fondo europeo di stabilità finanziaria chiederanno il saldo immediato dei debiti, e a quel punto per Syriza arriverà il momento della “grande decisione”.
Una vittoria del no esalterebbe i movimenti di iniziativa popolare, ma ancora non possiamo dare nulla per scontato. Il risultato finale scaturirà dalla grande battaglia in corso.
*** Stathis KOUVELAKIS, politologo e dirigente di Syriza, In Grecia è il momento di decidere, 'internazionale.it', 3 luglio 2015
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