Non finirà per uno scoppio, come credono gli imbecilli, né per malattie nuove inventate dalla natura, né per l'inquinamento delle acque e dell'aria. Per finire così, bisogna essere ben Vitali! No, non succede niente, e il mondo tanto più finisce quanto meno ce ne accorgiamo. Si svuota, si devitalizza, cessa di capirsi, entra in coma. Un corpaccio decerebrato. Muore senza dolore, in modo anemico, leucemico, senza averne coscienza. Muore senza visioni, finite le utopie. In un'assoluta mancanza di visioni, al margine della cecità mentale. Uno degli aspetti più di fine di questa fine è che forse non sarà intera, lascerà ancora indietro qualche piccola scoria.
*** Guido PIOVENE, 1907-1974, giornalista e scrittore, Verità e menzogna, 1975, in Guido Ceronetti, Tra pensieri, Adelphi,1994
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