Stasera ho deciso che era ora che Diana guardasse il telegiornale. Così a cena, a tavola, metto sereno su un tg. Lei, come prima reazione: papà, dammi dei tappi per le orecchie..
Un minuto, e la sento esclamare:
- Toh, guarda che bella manifestazione LGBT.
Mi giro, vedo tutto arcobaleno, evito di rimanere strozzato col boccone che stavo mandando giù e come un lord inglese chiedo:
- Scusa, Diana, ma tu che ne sai di che cos’è la comunità LGBT?
- Ma papà, sono le persone che hanno una sessualità diversa.
[Ai puntacazzisti ricordo che Diana ha undici anni, e per le definizioni enciclopediche c’è tempo, NdR]
- Giusto amore. L sta per lesbian...
- Che sono le donne a cui piacciono le donne.
- G per gay, B per bisexual...
- Che sono uomini e donne a cui piacciono sia uomini che donne...
- Ok. E T per transgender.
- Sì, papà. Ma quello che non capisco è perché debbano essere discriminati.
Doppio glub.
- Cioè, amore?
- Scusa, papà, ma perché questi fanatici non possono lasciare che tutti si facciano i fatti loro? Cioè. Se tu dici che dio ama tutti perché non devi lasciare che ognuno ami chi gli pare?
- Scusa, Diana, ma tu tutte queste cose dove le hai sentite?
- Papà, solo voi vecchi credete che su tiktok ci siano solo scemenze.
Io sono invecchiato di dieci anni in un minuto e mezzo, ma c’è speranza.
*** Marco CATTANEO, giornalista scientifico, facebook, 17 maggio 2021, qui
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