Il partito della Meloni è un punto di riferimento del vecchio fascismo storico in questo Paese. Il presidente della Regione Marche e il sindaco di Ascoli, che sono di Fratelli d’Italia, hanno organizzato una cena di celebrazione per l’anniversario della marcia su Roma. Ora accanto a questo, che non può essere derubricato a goliardia, ci sono i nuovi fascismi, l’odio per il diverso, l’omofobia.
Ci sono i fascismi al governo in molti paesi d’Europa come l’Ungheria, con cui la Meloni è in contatto. Il problema non è se la Meloni sia fascista o no… ma esiste un problema. Esiste un giornalista di “Repubblica” sotto scorta perché minacciato dai fascisti.
Francamente avere al governo Meloni e Salvini non mi lascerebbe tranquillo. Ricordo che dopo aver detto qui in trasmissione che ho dei dubbi sulla compatibilità del programma della Lega e la Costituzione (che è un mio giudizio politico e può essere giusto o sbagliato), la Lega ha chiesto alla mia Università di prendere provvedimenti disciplinari verso di me. Io non so se si vuol tornare a un giuramento di fedeltà dei professori. Dico che delle forze che hanno queste visioni della democrazia hanno dei problemi seri e io non le vorrei vedere alla guida del Paese.
*** Tomaso MONTANARI, storico dell'arte, dichiarazione a 'Otto e e mezzo', La7, 18 maggio 2021, citato da Lorenzo Tosa, 'facebook', 19 maggio 2021, qui
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