La volgare e infinita piaggeria dimostrata da Matteo Renzi in quella che lui ha chiamato 'conferenza' e che è di fatto una indecente 'marchetta', operata da un senatore della Repubblica italiana, dietro opulento compenso versato dall'interlocutore saudita ai cui piedi il suddetto si è sorridentemente sdraiato, magnificandone le opere, dimenticandone i crimini e blaterando di Rinascimento arabo, è un fulgido ed esplicito esempio dei comportamenti che il suddetto vorrebbe gli venissero tributati quotidianamente dall'intero mondo che lo attornia in perpetua adorazione dei suoi inesistenti talenti.
E' il suo sogno: tutti ai suoi piedi, qualunque cosa egli dica o faccia.
L'incredibile è che finora il suo sogno, almeno nel contesto politicante che da anni sta degradando la nostra democrazia, sembra essersi realizzato. Qui, in Italia: non in Arabia Saudita.
Se e quando politici e giornalisti recupereranno un pizzico di quella dignità che da tempo sembra ormai essere svanita anche come concetto, rimasto solo confinato in dizionari che nessuno più legge, il suddetto Renzi si affloscerà come d'incanto: tornerà alle sue piccole e risibili dimensioni che gli sono proprie e conterà finalmente quel che conta un 'pallone sgonfiato'.
L'incredibile è che questo sogno continui ad essere un sogno.
Ma in fondo si spiega: tra le cose smarrite c'è anche l'esperienza preziosa che ci aiuterebbe a non accettare la realtà per come è.
Domando: quanti sono quelli tra noi, cittadini ed elettori, che di fronte a fatti come questi sanno ancora provare vomito?
Sì, vomito. Quello vero: non metaforico. Quello che ti fa rovesciar fuori le budella. E poi ti fa sentire finalmente leggero. E il mondo ti si rivela più pulito.
*** Massimo Ferrario, Italia, tra le cose smarrite, facebook, 1 febbraio 2021, qui
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