Vivere è stare svegli
e concedersi agli altri,
dare di sé sempre il meglio,
e non essere scaltri.
Vivere è amare la vita
con i suoi funerali e i suoi balli,
trovare favole e miti
nelle vicende più squallide.
Vivere è attendere il sole
nei giorni di nera tempesta,
schivare le gonfie parole,
vestite con frange di festa.
Vivere è scegliere le umili
melodie senza strepiti e spari,
scendere verso l’autunno
e non stancarsi d’amare.
*** Angelo Maria RIPELLINO, 1923-1978, poeta, accademico, traduttore, da Non un giorno ma adesso, 1960, in Poesie. 1952-1978, Torino, Einaudi, 1990, in 'poesia in rete', 24 dicembre 2020, qui
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