Leggiadro vien nell’onda della sera
un solitario palpito di stella.
A poco a poco una nube leggera
le chiude sorridendo la pupilla;
e mentre passa con veli e con piume,
nel grande azzurro tremule faville
nascono a sciami, nascono a ghirlande,
son nate in cento, son nate in mille:
ma più io non ti vedo, stella mia.
*** Clemente REBORA, 1885-1957, prete, poeta, insegnante, Stella mia, da Frammenti lirici, Vallecchi, 1947, in 'ilcantodellesirene', 13 febbraio 2021, qui
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