L’essere oggi un fallito, un perdente, l’esserlo fino in fondo e consapevolmente, diventa una nota di merito. Significa non volere, o non essere capaci di, aderire a un sistema che ti vuole isterico entusiasta servo di un mondo del lavoro sempre più precario e volatile, in assenza di qualunque valore che non sia il profitto di pochissimi...
Sia lode allora ai falliti, ai perdenti, a quelli che non ce la fanno, ultimi testimoni di resistenza umana.
*** Aldo NOVE, 1967, scrittore e poeta, facebook, 16 febbraio 2021, qui
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