Mio nonno non ha mai rubato.
Mai.
Nemmeno un minuto di vita in più,
dopo essersela guadagnata tutta la vita e persino la morte
in anni di dignitose sofferenze.
“Se mi volete bene”, ha detto qualche giorno fa, “lasciatemi andare”.
E siccome pure il nostro volergli bene
se l’era guadagnato tutto,
la sua morte ci addolora
ma non ci ferisce.
Da oggi, l’amore nostro
cerca solo forme nuove:
le donne fanno,
abbassano palpebre,
scelgono vestiti
profumano la stanza,
rendono materna
e accogliente
la vita
anche ora che se n’è andata.
Gli uomini piangono nascosti
negli abbracci tra uomini.
Passa alle nostre mani
il tremore dell’infermo
che ha ritrovato nella quiete
l’eleganza con cui ha vissuto.
*** Andrea MELIS, poeta, facebook, 18 giugno 2020, qui
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