Essa galleggiava sul punto di partenza di un lungo viaggio, immobile in seno a un’immobilità immensa, con il sole al tramonto che ne proiettava lontano a oriente le ombre dell’alberatura. In quel momento in coperta era solo. Non c'era alcun rumore nella nave e intorno noi nulla si muoveva. In questa pausa di bonaccia all'inizio di una lunga traversata, la nave ed io sembravamo vegliare la nostra attitudine a un'impresa lunga e ardua, a quel compito assegnato alle nostre due esistenze, da assolvere lungi da sguardi umani, avendo il cielo e il mare come unici testimoni e giudici. Il capitano inizia il suo viaggio rimanendo solo con la propria nave, immobile, al tramonto.
*** Joseph CONRAD, 1857-1924, scrittore polacco naturalizzato britannico, Il compagno segreto, 1910, Marsilio, 2007
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