Arriva sempre alle nove in punto, si siede, fuma una sigaretta, ordina una birra, la beve in due volte. Afferra il giornale ma non lo dispiega; lo osserva senza leggere nulla. Non si guarda attorno, non dà mostra di pensare. Si alza e va via. E’ come se una parte di lui si materializzi in quel modo, ma l’altra, quella più consistente, sia altrove. Non so quale storia si celi dietro questi gesti identici giorno dopo giorno. Ma sono certo che non sia una storia banale.
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