giovedì 10 agosto 2017

#MOSQUITO / Steve Jobs, carismatico e sgradevole (Walter Isaacson)

Purtroppo la pratica dello zen non è riuscita a produrre in lui né la calma né l’intima serenità contemplate da quella disciplina, e anche questo fa parte del lascito di Steve Jobs. Spesso ha saputo distinguersi per tortuosità e impazienza, aspetti che non ha mai cercato in alcun modo di nascondere. La maggior parte delle persone dispone tra mente e bocca di un filtro che tempera i sentimenti più brutali e gli impulsi più aggressivi. Jobs no. Per lui essere schietto fino alla brutalità è stato un punto di vanto. «Quando una cosa è una schifezza» diceva «il mio compito è dirlo, non mascherarlo con qualche eufemismo.» Questo lo rendeva un carismatico ispiratore, ma a volte, per usare il termine tecnico, anche un pezzo di merda. (...)

La sgradevolezza non era un tratto necessario della sua personalità. Era un ostacolo assai più che un ausilio. Ma almeno in qualche caso è riuscita ad avere un senso. I leader garbati e cortesi, quelli che hanno cura di non urtare il prossimo, quando si tratta di spingere un cambiamento in genere non sono efficaci. In decine di casi i compagni di lavoro che Jobs ha vessato nel modo più feroce hanno concluso la litania delle loro storie allucinanti riconoscendogli di essere riuscito a ottenere da loro cose che non avrebbero mai pensato possibili.

*** Walter ISAACSON, giornalista, saggista statunitense, Steve Jobs. La biografia autorizzata del fondatore di Apple, Mondadori, 2011, traduzione di Paolo Canton, Laura Serra, Luca Vanni
https://it.wikipedia.org/wiki/Walter_Isaacson
https://it.wikipedia.org/wiki/Steve_Jobs


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