mercoledì 23 agosto 2017

#SGUARDI POIETICI / Ho rivolto il mio viso al portone (Anonima Egiziana, XIII sec. a.C.)

Ho rivolto il mio viso al portone.
Ecco, viene da me il mio amato.
I miei occhi sono (fissi) sulla strada,
le mie orecchie ascoltano il batter delle suole.
Fccio dell’amore per l’amato la mia occupazione
Quando son sola perché lui non c’è,
non tace il mio cuore,
mi manda un messaggero, dai piedi veloci,
che entra e se ne va,
per dirmi che mi tradisce
perché ne ha trovata un’altra,
e si fa bello del suo volto.
Perché far male al cuore d’un altro, tradendo?

*** ANONIMA EGIZIANA del XIII secolo a.C., Ho rivolto il mio viso al portone, da Inizio dei canti gioiosi e belli per la tua amata quando ritorna dai campi, II Raccolta, Papiro Harris 500 B, traduzione di Edda Bresciani, in L’Egitto e il vicino Oriente, n. 2, La Storia, Edizioni Corriere della Sera’, 2013


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