Quando un uomo sa più degli altri diventa solitario. Ma la solitudine non è necessariamente nemica dell'amicizia, perché nessuno è più sensibile alle relazioni del solitario, e l'amicizia fiorisce soltanto quando ogni individuo è memore della propria individualità e non si identifica con altri.
*** Carl Gustav JUNG, 1875-1961, medico e psicoanalista svizzero, fondatore della psicologia analitica, Ricordi, sogni, riflessioni, a cura di Anna Jaffé, 1961, Rizzoli, Milano.
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