Adam Smith era pro mercato, non pro affari. Così dovrebbero essere tutti gli economisti che credono nel suo insegnamento. I mercati liberi e concorrenziali sono i creatori della più grande ricchezza mai accumulata nella storia dell'umanità. Ma, affinché la loro forza liberi tutta la sua magia, la contesa deve svolgersi ad armi pari e deve essere aperta a tutti gli aspiranti. Se queste condizioni vengono meno, i mercati degenerano nell'inefficienza dei monopoli. E quando questi ultimi estendono il loro potere sino a condizionare l'arena politica, inizia il capitalismo clientelare.
*** Luigi ZINGALES, 1963, economista, docente di Impresa e Finanza all’università di Chicago, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro l’economia corrotta, Rizzoli, 2012
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