C’era una volta una mandria di bufali guidata da un animale molto forte, chiamato M’bogo.
Un giorno, M’bogo, sdraiato su un prato erboso vicino a un ruscello mentre ruminava, urlò ai suoi seguaci: «Come sta andando laggiù?» e aspettò che gli dessero delle buone notizie.
A poca distanza, il bufalo più giovane era incerto su cosa dire. Le cose non andavano bene. La fornitura di erba verde stava diminuendo rapidamente e non cera molto da mangiare.
Ma nessuno aveva il coraggio di dare la notizia a M’bogo poiché sapevano fin troppo bene che cosa poteva accadere se lui si arrabbiava. Molti portavano addosso le cicatrici che lo dimostravano e l’ultima cosa che volevano era metterlo di cattivo umore.
«Che cosa devo dirgli?» chiese agli altri Syncerus. Il moto di rabbia di M’bogo quando un altro branco si era trasferito nel loro miglior pascolo era ancora un vivido ricordo. Come la maggior parte degli altri, Syncerus sapeva che era giunto il momento di andare avanti e cercare pascoli migliori. La maggior parte dell’erba era stata mangiata fino alle radici, a parte il luogo in cui si trovava ora M’bogo.
Syncerus si chiedeva se aveva il coraggio di dire a M’bogo che il branco rischiava di morire di fame. Beh, si rese conto che la risposta era no.
Infine, Syncerus si avvicinò a M’bogo: «Le cose stanno andando abbastanza bene, capo - disse - C’è abbastanza erba per tutti. Naturalmente, la pioggia sarebbe utile, ma ce la stiamo cavando in qualche modo».
M’bogo grugnì e disse: «Sono felice di sentire che le cose stanno andando bene».
Chiuse gli occhi e continuò a ruminare. Il giorno seguente non prometteva nulla di buono. Un nuovo branco di bufali si era trasferito nella zona in cui cera ancora un po’ di erba verde. Questo arrivo inaspettato era stato catastrofico.
Syncerus lentamente si diresse verso M’bogo e, dopo aver fatto alcune chiacchiere, disse: «Oh, a proposito, boss, un nuovo branco si è spostato nel nostro territorio».
M’bogo aprì gli occhi di scatto ed era pronto a colpire con le proprie corna Syncerus.
Rendendosi conto di quello che stava per succedere, Syncerus si affrettò ad aggiungere: «Ma non è un grosso problema. Da quello che ho sentito, sono solo di passaggio».
M’bogo si calmò subito e disse: «Bene. Non ha senso agitarsi per nulla, vero?
Ma col passare dei giorni, la situazione andava peggiorando.
Un giorno, guardando dall’alto del suo posto sulla collina, M’bogo notò che erano rimasti pochi bufali nel suo gregge. Convocando Syncerus, chiese irritato: «Che cosa sta succedendo? Dove sono tutti?».
Syncerus non riusciva a riferire che la maggior parte del branco si era unita ai nuovi arrivati per cercare pascoli migliori. Con molta esitazione disse: «Boss, prima delle piogge, ho pensato che fosse un buon momento per fare ordine nella mandria e sbarazzarsi dei pesi morti, sai, quelli che non possono difendere i nostri ragazzi contro i leoni e le iene».
«Molto bene - disse M’bogo - Ottima idea. Liberarci degli scansafatiche ci darà un po’ più di margine di manovra. I bufali hanno bisogno di una leadership forte. Sono contento di sentire che ti stai muovendo nella giusta direzione».
Non passò molto tempo prima che Syncerus e M’bogo rimanessero gli ultimi bufali.
Il momento della verità era arrivato. Syncerus non poteva più rimandare, doveva dire a M’bogo cosa stava succedendo.
Si mosse pesantemente verso di lui e disse: «Boss, ho una notizia terribile. Siamo gli ultimi rimasti. Tutti gli altri bufali se ne sono andati».
M’bogo era così sorpreso che dimenticò di colpire con le corna Syncerus.
«Tutti mi hanno lasciato? - gridò - Per quale ragione? Cosa è andato storto?»
Syncerus fissava timidamente per terra.
«Non riesco a capire - disse M’bogo - mi hanno lasciato, e proprio quando tutto stava andando così bene».
*** Manfred F. R. KETS DE VRIES, 1942, consulente manageriale olandese, docente clinico di sviluppo della leadership, Grande Bufalo M'bogo, da Effetto porcospino. Il segreto per costruire team eccellenti, 2011, Edizioni Ferrari Sinibaldi, 2012.
https://en.wikipedia.org/wiki/Manfred_F.R._Kets_de_Vries
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