Ci siamo più volte chiesti che bisogno ci sia di ritoccare il già bel viso di Belen Rodriguez, di assottigliare la vita della splendida e allora ventenne Claudia Cardinale, di rendere magrissime le cosce tornite di Britney Spears: il marketing aziendale, i direttori creativi delle agenzie pubblicitarie vi diranno che così rendono i soggetti ancora più “attraenti”.
Non è così.
La creazione del “modello unico” a cui i media ci hanno “quasi” abituati non risponde a ricerche di mercato in cui le consumatrici abbiano dichiarato che non potrebbero sopportare una taglia 40 anziché 36 o un filo di rughe sul viso della loro attrice preferita. La verità è che si è ideato un modello assolutamente artefatto e costruito solo sui desideri di pochi stilisti, pubblicitari o agenzie di modelle, e lo si è fatto divenire regola.
Nessuno lo ha messo in discussione per molto tempo, ma come nel caso della fiaba “I vestiti dell’Imperatore” sempre più persone si stanno risvegliando e interrogandosi cosa significhi occultare la realtà dei corpi.
Ciò che qui sostengo è dimostrato dall’ultima campagna di Sorgenia, azienda privata di fornitura di energia elettrica. La testimonial è Bebe Vio, atleta paralimpica di scherma, campionessa mondiale nel fioretto, che abbiamo spesso visto in tv perché perfetta testimonial per tutte quelle situazioni in cui si voglia comunicare forza e coraggio. Un Alex Zanardi donna e giovanissima. (...)
*** Lorella ZANARDO, autrice e blogger, Bebe Vio testimional in tv mostra il viso senza ritocchi. E’ l’inizio di una rivoluzione?, 'ilfattoquotidiano.it', 12 aprile 2017
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