Ci ripetono ogni cinque minuti che i processi li fanno i giudici e nessun altro.
Che loro rispettano la magistratura.
Che loro rispettano le sentenze.
Poi violano la legge che loro stessi hanno emanato perché dicono che la sentenza emessa dai giudici e passata in giudicato non è giusta.
Si improvvisano quarto grado di giudizio.
E se ne fregano di una legge, scritta da loro, che prevede automaticamente la decadenza di un senatore ormai pregiudicato.
Solo perché il senatore è un senatore.
E perché si preparano, con l'ennesimo vergognoso scambio di favori tra bande di politicanti affaristi, all'ennesimo inciucio.
Con un altro pregiudicato.
E se noi osiamo indignarci, 'noi' ovviamente siamo populisti e 'loro' sono dediti al bene comune.
E se qualcuno, in base a semplice logica storica, prevede che prima o poi la pazienza dei cittadini avrà una fine e i Palazzi saranno circondati dalle Piazze, gridano ai violenti che con le loro parole minacciose attentano alla democrazia.
Perché 'loro' sono la politica e 'noi' l'anti-politica.
A questi incredibili livelli, nel 2017, è giunto lo sputtanamento di ciò che un tempo era Politica. E oggi, se va bene, è melma.
*** Massimo Ferrario, Sputtanamento, e melma, 'facebook', 17 marzo 2017, qui
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