In inglese:
"Those who cannot remember the past are condemned to repeat it."
Questa frase (a volte tradotta in italiano con la parola "riviverlo" invece che "ripeterlo") è spesso attribuita allo scrittore statunitense Chuck Palahniuk.
Questi, in effetti, la cita più di una volta nel suo romanzo Soffocare (Choke, 2001), ma si tratta, per l'appunto, di citazioni: "Because supposedly, those who forget the past are condemned to repeat it" (A quanto si dice chi dimentica il passato è condannato a ripeterlo); oppure: "I hear my mom's voice saying, 'You know the old phrase 'Those who don't remember the past are condemned to repeat it'? Well, I think those who remember their past are even worse off.'" (Sento la voce di mia madre dire: «Ha presente quel vecchio detto, 'Chi dimentica il passato è condannato a ripeterlo'? Be', io penso che chi il passato se lo ricorda sia messo anche peggio»).
La frase, infatti, è del filosofo e scrittore spagnolo George Santayana, e si trova in La ragione nel senso comune (Reason in Common Sense), che costituisce il primo volume del suo La vita della ragione (The Life of Reason, 1905-1906): "Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo".
La frase "Chi dimentica il passato è condannato a riviverlo" si trova incisa in trenta lingue su un monumento nel campo di concentramento di Dachau, e in Italia molti ne attribuiscono erroneamente la paternità a Primo Levi.
In Mixtura 1 altro contribuo di George Santayana qui
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