(Immagine di Andy Ryan, Getty Images)
Una 'bella' immagine.
Che evoca il compito di ogni essere umano.
In teoria, almeno.
Presuppone una delle possibili etimologie di 'intelligenza' (inter-legere): 'cogliere i nessi'.
Ma anche l'altra (intus-legere), che si divide il campo con la precedente, va più che bene: 'andare in profondità'.
Intelligenza come processo che va in orizzontale e in verticale.
Essenziale per 'capire'.
Ancora meglio: 'com-prendere', prendere insieme.
Il mondo, noi.
Certo, in ogni caso, 'dopo', si tratta di agire: incastrando i tasselli.
Soprattutto connettendoci.
Non per buonismo: ma per banale semplice egoismo.
Un egoismo intelligente: che sa dare valore all'io (minuscolo) all'interno di un noi.
Perché ha capito che senza noi c'è solo guerra.
E nella guerra ci perde l'io.
Ci perdiamo noi.
*** Massimo Ferrario, Questione di intelligenza, 'Mixtura'
In Mixtura ark #Spilli di M. Ferrario qui
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