Che senso ha prendersela con la neoletta Miss Italia per quella frase considerata una gaffe?
Alice Sabatini è figlia della nostra scuola. Punto.
Alla domanda del giurato Claudio Amendola che le chiedeva in che epoca le sarebbe piaciuto vivere, la ragazza con semplicità, ingenuità ed un evidente imbarazzo ha risposto con il sorriso stampato in viso: “Ehh…nel 42”.
Un attimo dopo ha specificato: “1942 per…”. E’ toccato di nuovo ad Amendola chiedere la motivazione di quella risposta: “Per…per… vedere realmente la Seconda Guerra mondiale visto che i libri parlano pagine pagine, la volevo vivere. Tanto so’ donna perciò il militare non l’avrei fatto e me ne sarei stata a casa”.
Ora facciamoci qualche domanda: perché ad Alice è venuta in mente l’idea della donna che sta a casa? Come mai la giovane miss in quel momento non ha pensato alle 623 donne fucilate e uccise che hanno partecipato alla Resistenza?
Può essere che la 18enne di Montalto di Castro non abbia mai sentito parlare di 2750 deportate in Germania nei lager nazisti?
Nessuno ha mai parlato ad Alice di Irma Bandiera, torturata e fucilata il 14 agosto 1944 e nemmeno di Maria Assunta Lorenzoni detta Tina, partigiana e crocerossina uccisa da una raffica di mitra?
Sì può essere, perché Miss Italia 2015 è figlia della scuola di quest’ultimi anni, di quel sistema d’istruzione preoccupato di finire in fretta e furia i programmi, senza fermarsi davvero sugli eventi della storia. (...)
*** Alex CORLAZZOLI, maestro e giornalista, Miss Italia che scuole ha fatto?, blog 'ilfattoquotidiano.it', 23 settembre 2015
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