domenica 12 luglio 2015

#SGUARDI POIETICI / Mio caro dio (M. Ferrario)

Mi hai detto:
«Prega,
prega Dio,
continua a pregarlo
se vuoi che
esista».
Io ho detto:
«E’ da tanto che sto pregando
e sono stanco». 
E tu hai commentato:
«Forse hai ragione,
anch’io sono stanco
ed è ora di smettere».
Mi hai ringraziato
e anch’io ti ho ringraziato
e mentre ci ringraziavamo mi sorridevi.
Poi io ho smesso di pregare
e tu perdevi le forze
e con un filo di voce mi hai confessato che in fondo
non ti era mai importato molto di esistere 
ma poiché io pregavo e pregavo e pregavo
tu allora avevi dovuto esistere esistere esistere,
solo per consolare le mie preghiere,
però ora, finalmente,
ora che io smettevo di pregare,
potevi smettere di esistere.
Così te ne sei andato,
serenamente. 
E anch’io mi sono sentito in pace,
finalmente.
Ero sollevato:
tanto non eri mai esistito,
mio caro dio. 

*** Massimo Ferrario, Mio caro dio, 2009. Anche in 'losguardopoIetico', n. 116, 13 luglio 2013, qui



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