Dice Matteo Renzi: «Per la mia immagine e per il mio tornaconto personale sarebbe meglio stare in un angolo ad aspettare lo sfascio» (12 agosto 2019)
Dopo la imbelle e nefasta ‘strategia’ del pop corn, decisa una sera in televisione senza alcun titolo formale di partito e sulla testa di ogni dirigente, nuovo segretario compreso, questo figuro che calca le scene di ciò che un tempo, prima del degrado senza fine in cui, anche grazie a lui, siamo finiti, poteva chiamarsi Politica (fatta di principi, visione, ideali, valori), ora impersona la parte, con accenti tra l'eroico e il vittimista, di chi si carica il peso di salvare l’Italia dallo sfascio che lui stesso ha contribuito a produrre.
E non è solo.
Perché lo fa insieme a Beppe Grillo: altro figuro che, di punto in bianco, vuole contrastare quella barbarie di cui fino a ieri è stato alleato consapevole e complice attivo, contribuendo a inoculare nella società le tossine culturali più perverse.
Sono i due sedicenti (neo) Salvatori della Patria: si aspettano il nostro plauso.
E' una competizione al massimo livello: con vincitori ex aequo già sanciti e certificati nel campionato, sempre più disgustoso, di tatticismo estremo, impudente e truffaldino.
È così che si dà il colpo di grazia all’idea nobile di Politica: da anni asfissiata, ma ormai definitivamente assassinata, da una pratica melmosa, strisciante e fetida, dentro cui si distingue solo chi fa la giravolta più sorprendente e vomitevole, per soddisfare i propri obiettivi di parte. Naturalmente sempre contrabbandati per interessi del Paese.
E' così che continuano a prenderci per i fondelli.
*** Massimo FERRARIO, I due sedicenti (neo) Salvatori della Patria, per Mixtura
facebook, 12 agosto 2019, qui
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