La nostra epoca secolare è attraversata da un’angoscia e da un’incertezza esistenziale di fondo: stare fermi in un posto è sempre più difficile. Il risultato è che molti di noi diventano facili bersagli per ogni sorta di consulenza, terapia, coaching, mindfulness, psicologia positiva e qualsiasi altro mezzo per realizzare se stessi. In ambiti come l’alimentazione, la salute e l’esercizio fisico c’è ormai una vera e propria religione, che sforna di continuo nuovi editti da seguire e sacri precetti a cui attenersi. Un attimo prima la dieta dipende dal tuo gruppo sanguigno, un attimo dopo dalle abitudini alimentari dei tuoi antenati del Paleolitico. Sembra che a tutti noi – e non ho paura di includere anche me nel “noi” – manchino uno scopo e una direzione, e questo ci fa correre di qua e di là alla ricerca dell’ultima ricetta della felicità, del progresso e del successo. Dal punto di vista psicologico, ciò assomiglia a uno stato di dipendenza collettivo. Carl Cederström e André Spicer la chiamano “sindrome del benessere”. Alcuni (sempre meno) sono dipendenti dalle sigarette o dall’alcol, ma una maggioranza sempre più numerosa di persone sembra invece aver sviluppato una dipendenza dai consigli dei mentori dello stile di vita, dei professionisti dello sviluppo delle capacità e dei guru della salute. È comparsa una pletora di coach, terapeuti, esperti dello sviluppo di sé e consulenti del pensiero positivo per aiutarci a gestire il cambiamento e la transizione tipici della cultura dell’accelerazione. È stato scritto un numero incalcolabile di manuali di autoaiuto e guide “in sette passi” per incoraggiare e promuovere il nostro sviluppo personale. Basta guardare la classifica dei bestseller: c’è sempre almeno un libro che parla di cibo e salute, uno di autoaiuto e la biografia di qualche vip.
*** Svend BRINKMANN, 1975, professore danese di psicologia presso il Dipartimento di Comunicazione e Psicologia dell'Università di Aalborg, Danimarca, Contro il Self Help. Come resistere alla mania di migliorarsi, Raffaello Cortina Editore, 2019
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