Se andrete a Firenze
vedrete certamente
quel povero ane
di cui parla la gente.
È un cane senza testa,
povera bestia.
Davvero non si sa
ad abbaiare come fa.
La testa, si dice,
gliel’hanno mangiata…
(La “c” per i fiorentini
è pietanza prelibata).
Ma lui non si lamenta,
è un caro cucciolone,
scodinzola e fa festa
a tutte le persone.
Come mangia? Signori,
non stiamo ad indagare:
ci sono tante maniere
di tirare a campare.
Vivere senza testa
non è il peggio dei guai:
tanta gente ce l’ha,
ma non l’adopera mai!
*** Gianni RODARI, 1920-1980, scrittore, pedagogista, giornalista e poeta, da Il povero ane, da Il Libro degli errori, Einaudi, 1964
https://it.wikipedia.org/wiki/Gianni_Rodari
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