e con le dita aperte indica
l’osso occipitale. La testa
dice mi si sta aprendo di dietro,
la lava inonderà il cuscino
poi cade la parola nel fondo
scuro dei suoi occhi di china
quando la cara morfina passa
dalla mia mano al suo corpo.
Benedetto il riposo che lo stende
supino, e ad occhi aperti dorme
e i sogni li vede vicino.
*** Giulia RUSCONI, 1984, da Linoleum, Amos Edizioni, 2017, in 'ipoetisonovivi.com', 18 maggio 2019, qui
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