Ci sono tante notizie che andrebbero commentate e che non sono per niente “normali”, ma quella della professoressa sospesa dal servizio mi inquieta in modo particolare, perché significa che anche ciò che accade in una classe come tante in una scuola come tante può essere oggetto di controllo e punizione, se non rispetta l’autorità di chi ha il potere. Chiamiamo con il suo nome questo autoritarismo che porta a entrare in casa di una persona per togliere uno striscione, a chiedere i documenti a qualcuno che sta assistendo a un comizio senza applaudire, a presenziare alle presentazioni dei libri che criticano quel potere, a scrivere liste di persone non gradite, a invadere qualunque spazio possibile.
Non smettiamo di parlarne, non abbassiamo la guardia, non consideriamo normale tutto questo.
*** Maura GANCITANO, filosofa, direttore editoriale di Tlon, facebook, 17 maggio 2019, qui
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