Per essere felici bisogna essere coraggiosi: non c'è felicità senza offerta di sé.
Per essere coraggiosi bisogna essere vulnerabili: non c'è coraggio senza disposizione integrale all'ignoto.
Per essere vulnerabili bisogna accettare il fallimento: non c'è vulnerabilità senza rischio di cadere.
Per accettare il fallimento bisogna accogliere l'infelicità: non c'è caduta che alla fine non colpisca un suolo.
Il primo passo per essere felici, quindi, consiste nell'imparare a fare dell'infelicità un punto di partenza e non un luogo da evitare.
*** Andrea COLAMEDICI, filosofo, editore di Tlon, facebook, 21 maggio 2019, qui
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