vaghiamo sempre spalla a spalla.
Ormai comincia a imbrunire,
tu sei pensoso e io taccio.
Entriamo in chiesa, vediamo
messe funebri, battesimi, nozze,
senza guardarci, usciamo…
Perché per noi non è così?
O sediamo sulla neve sfatta
al cimitero, sospiriamo lievemente,
col bastone tu disegni palazzi
dove insieme sempre saremo.
*** Anna ACHMATOVA, 1889-1966, poetessa russa, Non sappiamo congedarci, da È flebile la mia voce e altre poesie, Via del Vento edizioni, Pistoia, 2012, traduzione di Paolo Galvagni, segnalata in ‘Un filo di voce,’ 6 ottobre 2012, qui
Anche in 'losguardopoIetico', 547, 14 aprile 2015 (comunicazione a circolazione riservata)https://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Andreevna_Achmatova
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