che viene ancora per poco chiamata Italia,
lui imperversa col suo: “Venghino, signori!”
e spaccia toccasana truffaldini, elisir buoni
per tutti i mali. S’affollano i creduloni, si
contendono il rimedio miracoloso, l’aria
fritta, il niente in boccetta. Intanto, c’è chi
provvede ad alleggerire le tasche dei presenti.
*** Andrea CAMILLERI, 1925, scrittore, regista, docente, Senza titolo, da Poesie incivili, ‘MicroMega’, n. 6, novembre, 2008.
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