erigendo picchi di insormontabili
problemi, cumuli d’angosce, oscure
colpe, sentimenti neri. Arrivano
nella notte i malpensieri. E non c’è
modo di uscire dalla loro rete
a maglie strette. Il sonno s’allontana
e dentro al portacenere si assommano
i resti di due, tre, cinque, dieci
sigarette. Gonfiano il loro ventre
i malpensieri, come rospi giganti
che minacciano la luna. E proprio quando
sembra che arrida loro la fortuna,
ecco lo schianto: tardivo, Morfeo rapisce
al sonno un corpo esausto di stanchezza,
mentre l’aurora cancella con un alito
di vento quel mare di fantasmi di cupezza.
*** Franco MARCOALDI, 1955, giornalista, scrittore, poeta, I malpensieri, da Il tempo ormai breve, Einaudi, 2008.
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