Quando Socrate torna a casa, non è solo, egli è con sé. Con questo compagno immaginario che lo attende, è chiaro, Socrate deve pervenire a qualche tipo di accordo, giacché vivono sotto lo stesso tetto. Meglio essere in discordia con il mondo intero che non con l’unica persona con la quale sei costretto a convivere dopo aver lasciato la compagnia degli altri.
*** Hannah ARENDT, 1906-1975, filosofa tedesca, La vita della mente, a cura di Alessandro Dal Lago, Il Mulino, 2009
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