L'emersione dei novax la dice molto lunga su una cosa: la progressiva incapacità di incanalare le proprie proteste politiche in una dimensione collettiva. L'ultima frontiera del nimby - not in my backyard - sono i propri figli.
È singolare come il mondo novax abbia sia per molti versi una filiazione di una tradizione minoritaria in Italia - quella di un libertarismo che si muove dal fricchettonismo al radical chic - ma che ha origini nobili: il movimento anarchico, l'ecologismo radicale, il luddismo. Non è un caso che spesso i genitori novax siano anche favorevoli a forme di homeschooling o in prima linea per battaglie storiche dei centri sociali, la Notav o quella contro le trivellazioni.
Il punto è che l'anarchismo, il libertarismo, senza una dimensione laica e rivoluzionaria (da rivoluzione francese) rischia di ripiegarsi in forme di individualismo, di libertarismo all'americana. Capita così anche a quei genitori che si ritrovano a contestare il conformismo classista della scuola pubblica italiana avendo letto Freinet, Castoriadis e Don Milani, e poi finiscono per mandare i figli alle private sperimentali a 10mila euro l'anno.
*** Christian RAIMO, insegnante e scrittore, 'facebook', 31 agosto 2017, qui
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