la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: «Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra.
*** Giorgio CAPRONI, 1912-1990, poeta, critico letterario, Versicoli quasi ecologici, da Res Amissa,
https://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_CaproniIn Mixtura ark #SguardiPoietici qui
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