La menzogna, per la quale gli uomini rischiano di perire, è quella che non consente di riconoscere il male dentro di sé, e di volere perciò rimuoverlo e ignorarlo. Il male proiettato all’esterno non consente di andare oltre noi stessi perché ci fa individuare come nemici coloro che sono diversi, combattere le idee che non abbiamo pensato, rifiutare la realtà che non riusciamo a possedere e a manipolare.
*** Eleonora D’AGOSTINO TREVI, psicoanalista di matrice junghiana, Hannah Arendt: il male ‘banale’, in AA.VV, Il male, Raffaello Cortina, Milano, 2000
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