V'è forse qualche cosa di più alto e magnanimo della stampa quotidiana, quando essa, gelosa della sua origine, e fedele alla sua missione, sa d'esser custode della libertà messaggera del progresso, vulgarizzatrice della scienza, sorvegliatrice del potere, Nemesi vivente ed assidua dei costumi, delle leggi, della vita di un popolo? V'è qualche cosa di più abbietto e di più sordido della stampa periodica, quando essa corteggia il potere, sbraveggia la moralità, alimenta le passioni, adula la corrente, diffonde pensatamente la menzogna e fabbrica tenebrosamente la calunnia?
*** Giuseppe GUERZONI, 1835-1886, patriota garibaldino, scrittore, biografo di Giuseppe Garibaldi, Arte e politica, Rivista contemporanea, Vol. XI, Augusto Federico Negro Editore, Torino 1865, segnalato in 'aforismario.net', qui
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