«Ho pensato di mollare, ma nessuno ha il diritto di abbandonare il suo posto di guardia, lasciare che siano altri a riprendere il Paese. Nessuno può dire ad altri ‘vattene’ o dire a se stesso scendo qui perché mi sono stancato».
(Matteo Renzi, Assemblea Direzione Pd, 18 dicembre 2016)
E così Matteo Renzi ritiene di aver archiviato la presa per i fondelli verso il Paese tutto: quando solennemente si era impegnato (ripetendolo più volte: e quindi non sull'onda di un semplice impulso del momento) ad andarsene in caso di sconfitta al referendum.
Non è stata una sconfitta. Ma una disfatta.
E lui è sempre lì. A ripromettere sfracelli.
Riempiendosi la bocca di leadership.
Faccia pure.
Basta che noi ci ricordiamo che il leader, quello vero, non è un cazzaro.
*** Massimo Ferrario, Leader. O, piuttosto, cazzari, 'facebook', 18 dicembre 2016, qui
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