[D: Che cosa le dà più fastidio?]
Molte ‘effe’, che forse, però, non riguardano solo l’Italia: furbizia, facilità, felicità, foto, fama. La convinzione che con la furbizia sia tutto facile o che la felicità siano delle foto che danno fama. Non mi piace una società così ‘sfacciata’. E non parlo di corpi nudi, ma di facce che non hanno un volto.
[D: Perché ce l’ha con la felicità?]
Perché mi sembra che ci sia un insistere sul diritto a essere felici a qualsiasi costo. L’idea dominante è quella di una felicità per sé, che esclude gli altri, che tende a sbarazzarsi della responsabilità.
*** Antonella ANEDDA, 1955, poetessa, intervistata da Roberto Carnero, ‘l’Unità’, 11 maggio 2009.
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