Non si può pensare che la distrazione legata alle feste di fine anno consenta di far passare nel silenzio l'operazione Montepaschi.
Domande precise attendono risposta, da parte dei vertici dell'istituto, dei loro predecessori, delle autorità di vigilanza, azionaria e bancaria, e del ministro del tesoro (che in nostro nome e con i nostri soldi è ora il proprietario della banca).
Quanti soldi sono stati bruciati nel braciere di Rocca Salimbeni a Siena? Dove sono finiti? Quali premi sono stati dati ai manager in questi anni, e a che titolo? Quali affidamenti aveva dato la banca internazionale JP Morgan per ottenere pochi mesi fa mani libere sulla gestione di Mps dal precedente premier? E su che basi lo stesso Renzi aveva invitato meno di un anno fa a investire sulla banca senese? Quanto costerà ora a ogni singolo contribuente il salvataggio? A quanto ammontano i crediti incagliati, deteriorati e inesigibili di Montepaschi? E specularmente chi sono i debitori?
Se anche un solo euro delle tasse che paghiamo viene utilizzato per risanare Mps ognuno di noi ha il diritto di conoscere i nomi di coloro che hanno contribuito ad affondarla non restituendo i soldi prestati. Se poi fossero aziende floride, non vorrei essere al loro posto quel giorno.
*** Enrico MENTANA, giornalista, 'facebook', 30 dicembre 2016, qui
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