Costituzione, oggi
* 'Succhiare un osso'.
* 'Turarsi il naso'.
* 'Meglio qualcosa che niente'.
* 'Scegliere il male minore'.
È questo il sentimento con cui molti - tantissimi, troppi, anche autorevoli testimonial del Sì - dichiarano di andare al voto.
È incredibile.
In gioco c'è la nostra Costituzione: non è un referendum qualsiasi.
Costituzione, ieri
Quando la Costituzione fu votata il 22 dicembre 1947 dall'Assemblea Costituente, non c'erano né ossi da succhiare, né nasi da turare.
* Allora, non c'era niente: e quello non era meglio di niente, ma 'doveva' essere 'il' meglio che 'tutti insieme' potevano produrre. E fu 'il' meglio.
* Allora, non si trattava di scegliere il male minore, ma di porre le fondamenta per perseguire il 'bene comune'.
* Allora, la Costituzione fu una cosa seria.
* Allora, la Costituzione univa.
Non era ancora arrivato qualcuno che - qualunque sia l'esito del referendum - ha ottenuto il grande risultato di aver spaccato in due l'Italia.
Dalle panzane alle patacche
«L'ultimo che può parlare di stabilità è proprio Renzi, che nel 2014 ribaltò dopo 9 mesi il governo in carica presieduto da Enrico Letta per farne un altro con la stessa maggioranza e il programma opposto a quello votato dagli elettori PD».
(Marco Travaglio, 'Occhio alla rimonta', 'Il Fatto Quotidiano', 1 dicembre 2016.
Aggiungo.
A proposito di uno che dichiara sempre che «ci mette la faccia» e fa sempre ciò che dice.
Renzi aveva dichiarato che mai sarebbe andato al governo senza passare dalle elezioni.
E aveva assicurato Letta di 'stare sereno' che non gli avrebbe soffiato il posto.
Sempre lui oggi, pur di vincere un referendum che sente traballante, dice che i cittadini voteranno direttamente i futuri senatori e chi lo nega mente. E a conferma mostra una scheda che nessuno ha approvato, tranne quattro privati signori del suo partito firmando un bigliettino che nessuno ha visto.
Dalle panzane alle patacche è coerenza continua.
*** Massimo Ferrario, Costituzione, Renzi, panzane e patacche, 'facebook', 1 dicembre 2016, qui e qui
Nel video Renzi accusa di dire bufale chi, in base alla proposta di riforma costituzionale oggetto del referendum, sostiene che non sarà più possibile votare direttamente i senatori, perché saranno eletti dai consiglieri regionali. E presenta una scheda elettorale falsa, basata su una legge elettorale che non esiste e dovrà essere ancora varata. E che, stante la riforma costituzionale (se approvata dal referendum), sarà (quando sarà, se sarà) anticostituzionale.
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