della bruttezza
E si sentì brutta
perché non riuscì a renderla
bella come se stessa».
Ma si racconta anche:
«La bruttezza
fu ospite della bellezza
E si sentì così bene
da non essere più brutta»
Crederò vere tutt'e due
se in ogni paese
la fame
sarà così spesso ospite della sazietà
da non esserci più
Ma un bambino
mi ha domandato:
«La sazietà
sazierà la fame della fame
o la divorerà?»
*** Erich FRIED, 1921-1988, poeta austriaco, Favole, traduzione di Andrea Casalegno, da E’ quel che è, 1983, Einaudi, Torino, 1988.
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