Negozio abbigliamento, interno giorno.
La commessa: "guardi, questo modello di pantalone è perfetto per nascondere quell'inizio di pancia che abbiamo tutte dopo una certa età".
Deve essere stato lo choc, o forse il fatto che ahó, con quei pantaloni la pancia davvero sembra piatta piatta, ma l'ho comprato. In due, abbiamo infranto qualsiasi regola del marketing.
E tornando a casa pensavo (a proposito di pance, mie e del paese): ma se Renzi provasse a fare come la commessa? Se dicesse le cose come stanno, senza storytellare (e soprattutto senza nonnine al parco) né fare slogan, che succederebbe?
Magari sarebbe brutto (almeno quanto sentirsi dire che si ha "la pancia dopo una certa età") ma almeno sarebbe vero. E di fronte alla verità difficile non assumersi (tutti) responsabilità. E difficile anche non sentirsi spronati a fare qualcosa per migliorarla, quella verità che non ci piace.
A me per esempio non solo è piaciuto non sentirmi presa in giro con uno di quei "le sta un incanto", ma mi ha fatto anche venire voglia di una sessione straordinaria di Yoga e di prendere un altro paio di pantaloni di una taglia in meno, così ho un obiettivo da raggiungere.
La morale? La verità fa male ma rilancia i consumi. Di certo più di quanto abbiano fatto gli 80 euro...
*** Marianna APRILE, giornalista, 'facebook', 4 ottobre 2016, qui
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