Tra le molte concezioni della rappresentanza [...] una cosa sola va rigidamente affermata: che la massa dei cittadini intende che l’Assemblea eletta sia la più capace a costituire un Governo [...] atto a risolvere nel modo più rapido, fermo e univoco tutte le molteplici questioni che nella vita quotidiana si presentano, non impacciato da preventive compromissioni, non impedito da divieti insormontabili, non soffocato da dissidi, non viziato dall’origine da differenze ingenite di tendenze e di indirizzi.
*** Benito MUSSOLINI, 1883-1945, presentazione alla Camera della riforma elettorale, legge Acerbo, 1923, citato da Lorenza Carlassare, Costituzionalismo e democrazia nell’alterazione degli equilibri, Costituzionalismo.it, 8 marzo 2004, qui
Palazzo Braschi, Roma, per il plebiscito, 1934
Nessun commento:
Posta un commento