Se il Papa, il cardinale di Milano e l’Avvenire mostrano apertamente grande attenzione al Movimento 5 Stelle, le cose non si mettono bene per Matteo Renzi.
Chiuso nel suo ombelico, il premer non si accorge del lento smottamento che avviene nel mondo cattolico. Non lo ha capito al tempo del referendum sulle trivelle, non lo ha percepito – intossicato dalla sua idea personale di potere – nel corso della campagna elettorale per le amministrative.
Credendo che il mondo si esaurisca nelle sue scorribande sui social media e che il mormorio irritato proveniente dagli strati inferiori della società possa essere tacitato con qualche slogan come avviene nelle ripetitive riunioni della direzione del Pd, il premier-segretario non coglie (o non vuole cogliere) il movimento molecolare di una parte del mondo cattolico, che per ragioni sociali e valori ha cominciato ad abbandonare il Pd visto come Partito di Renzi.
“Inclusione” è la parola chiave su cui Matteo Renzi è stato battuto alle recenti elezioni. (...)
*** Marco POLITI, giornalista e saggista, La chiesa apre alle istanze sociali del M5S (e isola il neoliberismo renziano), 'ilfattoquotidiano.it', 5 luglio 2016
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