Se fossimo costantemente consapevoli d’essere incessanti produttori di ricordi per i nostri figli, ma anche di guasti, scompensi, dolori e incompiutezze, smetteremmo di respirare per il peso di questa responsabilità. Meravigliosa e terribile.
*** Iaia CAPUTO, 1960, giornalista, scrittrice, editor, Era mia madre, Feltrinelli, 2016
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