Le voci sul declino del precariato, in Italia, paiono decisamente sopravvalutate. In molti, da Matteo Renzi fino al sottosegretario Tommaso Nannicini, parlano di "un boom impressionante del Jobs Act" oppure di un "aumento delle stabilizzazioni". Eppure non è così, anzi: non solo la ripresa dell'occupazione italiana è fra le più lente, ma nel 2015, secondo le ultime rilevazioni Istat, il numero di precari ha raggiunto il massimo storico da quando esistono dati in proposito.
Lo scorso anno, infatti, il 14 per cento dei lavoratori dipendenti è stato assunto a tempo determinato, in aumento di 0,4 punti percentuale rispetto al 2014. Nel 1993, per dare un'idea, il valore si fermava al 10,2 per cento.
È ancora presto per capire con precisione qual è stato il ruolo del jobs act o di altre politiche governative (come la decontribuzione) in questo fenomeno – serviranno studi accurati ancora al di là da venire. Intanto però quel che è certo è che nel 2015 il precariato non si riduce, come era nelle aspettative del governo.
*** Davide MANCINO, giornalista, I precari? Non stanno diminuendo affatto: così il lavoro è sempre più instabile in Italia, 'L'Espresso', 15 marzo 2016
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