sabato 12 settembre 2015

#SENZA_TAGLI / Salvini, tra gli imprenditori a Cernobbio (Furio Colombo)

[Lettera a Furio Colombo -  (...) non ho una grande stima di eventi come Cernobbio, dove parla chi può a favore dei propri interessi, e dove chi governa o sta al gioco o sta sul banco degli imputati. Però devo confessare che l'invito e l'arrivo di Salvini mi hanno profondamente stupito. Come può il patron di un evento internazionale a cui un tempo partecipava Henry Kissinger, declassare deliberatamente ciò che fa e ha fatto? Renato]

Una risposta potrebbe essere che il partito xenofobo di Salvini sta salendo nei sondaggi fin quasi al 15%. A me non risulta che alcun rispettabile forum internazionale francese abbia invitato la LePen, che supera il 20%, o che gli incontri di prestigio tedeschi siano stati aperti ai "republikaner" o ad altri neonazisti. 
Un'altra risposta potrebbe essere un fiorire di idee, nella Lega, magari eterodosse, ma interessanti. A parte la truffa sulle quote latte, e la fantasiosa gestione dei fondi (investimenti in diamanti o in Tanzania) di alcuni dei suoi, non si ha notizia di un debutto, a qualsiasi livello, di Salvini nel mondo delle idee. 
Alcuni giorni fa, su Rai l, programma Parallelo Italia, Salvini ha falsificato il titolo di quel giorno de 'Il Messaggero'. Il titolo vero era: «Gli immigrati ci costano 3 miliardi. Il loro lavoro frutta alla nostra economia 16 miliardi» Salvini ha occupato con la consueta violenza alcuni minuti ripetendo in continuazione la prima metà del titolo, spiegando che, come al solito, "pagano gli italiani". Purtroppo, come accade continuamente con Salvini, nessuno lo ha interrotto o corretto, leggendo per il pubblico la seconda metà del titolo. 
Come mai l'autore di una simile deformazione di una verità economica dovrebbe interessare la gente di Cernobbio che, si suppone, è composta di esperti o di manager, resta un mistero. Salvini è andato a Cernobbio anche in rappresentanza del suo sindaco di Adro, Oscar Danilo Lancini, celebre per avere negato la mensa scolastica ai bambini immigrati (lo ha raccontato per prima a suo tempo e lo racconta il 7 settembre, la giornalista del Fatto Elisabetta Reguitti) per avere deturpato con insegne e scritte leghiste la scuola pubblica (dunque pagata dagli italiani) del suo paese, ma anche per essere stato arrestato per reati economici (e ora imputato a piede libero ma candidato al Senato dalla Lega). 
Nel suo Comune il Lancini, sindaco e imputato, ha un avversario, Silvano Lancini (niente parentela), imprenditore di successo del luogo, che ha pagato la mensa per tutti i bambini che non potevano pagare, restituendo dignità e legalità alla scuola e al paese di Adro. 
Perché gli organizzatori di Cernobbio non avrebbero dovuto invitare l'imprenditore che dimostra come si risolvono con civiltà i problemi, invece del rappresentante di colui che sta con un piede in Senato (che vuol dire onorato da Salvini per le cose che ha fatto) e l'altro in prigione? 
E non sapeva ancora, la classe dirigente italiana riunita a Cernobbio, che ricevendo Salvini stavano accogliendo festosamente anche il deputato leghista europeo Bonanno, che ha interrotto, il 9 settembre, il discorso di Junker per farsi vedere mascherato da Merkel. Pensate che nel mondo hanno creduto a milioni che quel modesto clown rappresentasse l'Italia.

*** Furio COLOMBO, giornalista e saggista, politico, già deputato e senatore, Fine dei salotti buoni. Salvini a Cernobbio, rubrica 'a domanda rispondo', 'Il Fatto Quotidiano', 10 settembre 2015

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