Per ottenere un bellissimo anno nuovo
del colore dell’arcobaleno, o della tua pace,
un anno nuovo senza paragoni con tutto il tempo già vissuto
(forse vissuto male o senza senso)
per ottenere un anno
non solo dipinto di nuovo, rammendato all’ultimo momento,
ma nuovo nei semi del futuro;
nuovo fino al cuore delle cose meno percepite
(a cominciare dal tuo intimo)
nuovo, spontaneo, così perfetto che neanche te ne accorgi,
ma con il quale si mangia, si cammina,
si ama, si comprende, si lavora,
non hai bisogno di bere champagne o altri alcolici,
non hai bisogno di spedire né di ricevere messaggi
(una pianta riceve messaggi? Spedisce telegrammi?)
Non hai bisogno
di fare la lista delle buone intenzioni
per riporla nel cassetto.
Non hai bisogno di piangere pentito
per le stupidaggini compiute
né di credere stupidamente
che per una decisione della speranza
a partire da gennaio le cose mutino
e che tutto sia chiarezza, ricompensa,
giustizia tra gli uomini e le nazioni,
libertà con profumo e gusto del pane appena sfornato,
diritti rispettati, a partire
dal diritto sacro di vivere.
Per ottenere un anno nuovo
degno di questo nome,
tu, mio caro, devi meritartelo,
devi costruirlo da capo, lo so che non è facile,
ma tenta, prova, in maniera consapevole.
È dentro di te che l’anno nuovo
sonnecchia e aspetta da sempre.
*** Carlos DRUMMOND DE ANDRADE, 1902-1987, poeta brasiliano, Ricetta dell'anno nuovo, 'il canto delle sirene', 1 gennaio 2021, qui
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